martedì 10 luglio 2012

Buon giorno


L’amore aiuta, ma non basta a renderci felici. Perché la felicità non è qualcosa che proviene dal mondo esterno, ma dal nostro modo di rapportarci a esso. Nessun amore può darcela. Al limite ce la può togliere, questo sì. Ma per ottenerla bisogna lavorare duro su se stessi, imparando innanzitutto a rendere grazie per quello che abbiamo. C’è una tendenza diffusa (di cui io mi considero campione mondiale) a non godere mai di ciò che la vita ci offre e che spesso abbiamo raggiunto per merito nostro. Ci hanno insegnato che la ricerca perenne è l’anima del progresso. Che l’insoddisfazione è movimento, mentre la felicità sarebbe stasi e quindi noia, decadenza, putrefazione. Ma ne siamo così sicuri? Davvero l’unico molla per migliorarsi può essere quella sensazione continua di inadeguatezza che proviamo nei confronti della realtà? Non è un invito ad accontentarsi, ma ad apprezzare di più le piccole cose che abbiamo già conquistato, trasformandole in benzina di nuovi successi: un amore imperfetto ma vero(…), un lavoro non alienante, il superamento di uno scoglio scolastico o famigliare. Dovremmo volerci più bene da soli, prima di far dipendere il nostro umore da quello che ci vogliono gli altri."

Massimo Gramellini
               
Oggi per "rinfrescarci " si và in montagna ..immagine presa dal web


Che cosa sarebbe la vita se non avessimo il coraggio di fare tentativi?
Vincent Van Gogh

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